Karl Stengel partecipa alla mostra “Celebrating Biennale di Venezia del”, situato nel Palazzo Bembo dal 6 maggio – 26, 2015
Karl Stengel partecipa a un evento collaterale della Biennale di Venezia 2015, Personal Structures – Crossing Borders a Palazzo Mora, sede del Centro Culturale Europeo. La mostra sarà aperta per tutta la durata della Biennale dal 9 maggio-22 Novembre 2015. L’evento è organizzato da Art Affairs Globale della Fondazione, in particolare da Valeria Romagnini, Rachel de Stefano, Lucia Pedrana, Carol Rolla, Jaspal Birdi, Sarah oro , Rene e Rietmeyer Antony Bond. Tra gli artisti che sono anche espongono in Personal Structures, Daniel Buren, Yoko Ono, Joseph Kosuth, Nam Hong e Richard Long deve anche essere citato.
Karl Stengel ha vissuto periodi importanti e drammatici della storia dell’arte del 20 ° secolo. Nato nel 1925 a Neusatz, sulle rive del Danubio, nell’epoca austro-ungarica, dalla sua infanzia ha avuto l’impulso di “devo” disegnare e fu fortemente attratto dal contrasto del bianco e nero. Dopo la guerra e gli anni nel campo di prigionia russo, un passato molto tempo prima che un bambino di classe media potrebbe essere ammesso a un’accademia d’arte. Era il periodo del realismo socialista, uno stile imposto dal Partito comunista sovietico. Non c’era spazio per l’individualismo artistico, o per cercare un proprie possibilità, stile espressivo, o di creatività. Al momento l’arrivo dei carri armati sovietici con l’occupazione dell’Ungheria nel 1956, Karl Stengel fuggì a Monaco in Germania. Studiando alla Akademie Künste der Schönen, fu sorpreso – e non in modo positivo – dalla leggerezza con cui i suoi giovani colleghi avevano preso al modernismo astratto, soprattutto dopo l’espressione artistica dominante estorto da Hitler. Ancora una volta, non riusciva a vedere la strada da seguire il suo percorso con sincerità. Era in grado di seguire il suo impulso “per avere a dipingere” per quasi due decenni. Poi il forte richiamo delle voci che volevano esprimersi, riemerse, insieme con il desiderio di vedere e sentire ciò che gli altri non avevano mai visto, anche se era di fronte a loro. L’inquietudine e il desiderio di dare “esistenza”, non solo per i suoi sentimenti, ma a quelle di molti altri, ha iniziato a riemergere prepotentemente, non solo per mostrare la bellezza dei colori, ma il loro significato per il nostro interiore, lo spazio più intimo. Con gli occhi aperti, guardando sia interiormente che esteriormente, la natura intricata della nostra esistenza possa essere meglio compresa. Un’esistenza che, nelle opere che Karl Stengel espone a Venezia, in occasione del cinquantaseiesimo Biennale, emerge su un palcoscenico teatrale, creando un proprio spazio grazie alla forza dei colori pastello olio. Diversamente dalla maggior parte della sua serie di opere astratte ispirate e dedicate alla musica, questi disegni rivelano una figura umana, quasi fissata in un’istantanea, sospesa nel tempo.
Palazzo Mora, Strada Nuova, 3659, 30121 Venezia; 9 maggio – 22 novembre, gli orari di apertura 10:00-06:00, chiuso il martedì. Come raggiungere Palazzo Mora:http://www.labiennale.org/it/biennale/spazi/bacheca/134.html
9. Maggio – 22. Novembre 2015 Partecipazione di Karl Stengel all ‘evento collaterale della Biennale di Venezia 2015, Strutture-Crossing Borders Personal, ospitata una dall Palazzo Mora’ Centro Culturale Europea.
9.Mai – 22. Novembre 2015, Ausstellung mit Werken von Karl Stengel in der Biennale Venedig 2015, evento collaterale, Strutture-Crossing Borders Personal, im Palazzo Mora des Centro Culturale Europeo.